OBIETTIVO: Non solo le coccinelle, ma anche le lucciole possono conoscere il reale significato dell’ Eccomi!
Nel bosco della Grande Quercia circolava un’ aria festosa e gioiosa e conoscete il motivo?
In quella giornata ci sarebbe stata una grande festa per il compleanno della grande quercia che stava per compire la bellezza di ben 150 anni. Tutti gli animaletti del bosco si stavano dando da fare per quella cerimonia: chi come gli scoiattoli, utilizzavano la loro scorta di cibo per preparare dei piatti succulenti e nutrienti a tutti gli animaletti del bosco, chi invece come gli uccellini addobbavano le chiome degli alberi con fiori e foglie dal verde acceso e chi, come il grillo menestrello, preparava il coro, aiutandoli nel canto e nell’intonazione. Sarebbe stata una festa magnifica, che si sarebbe compiuta dal calare del sole fino a tarda nottata. Le lucciole, anche loro organizzatrici della festa, si occupavano delle luci poste nei pressi degli alberi. Tutte loro si aiutavano a vicenda decidendo come posizionarsi tra gli alberi, tranne una, la più giovane, Reia.
Questa insolita creaturina, rispetto alle altre sue sorelle maggiori, non era riuscita ad accedere la sua coda, e a tratti funzionava ma in maniera fioca:
-Perchè la mia luce non funziona? Eppure sono una lucciola! Senza di lei come posso definirmi tale?- disse Reia tra sé e sé e alla sua domanda la voce profonda della Grande Quercia rispose:
– Reia, non ti scoraggiare, anche tu come le altre sarai una luce per tutti gli animaletti del bosco. Un giorno molto lontano scoprirai che avere quella luce, non ti rende semplicemente una lucciola agli occhi degli altri, ma porterà luce dentro ai loro cuori. Certo non sarà facile, e sicuramente richiederà dei sacrifici, ma sono convinto che giorno per giorno, la tua luce sarà la più bella e luminosa di tutti. Basta un po’ di impegno e tanta forza di volontà!
Reia sentendo quelle parole rimase ancora più turbata e confusa.
-Perchè parli di sacrificio? Avere la luce è una mia caratteristica, non devo sforzare per una cosa che è mia di diritto!
La festa stava per cominciare e tutti erano pronti a divertirsi e a ballare in allegria per festeggiare il compleanno della grande quercia, tranne Reia, che ancora pensierosa, stava appollaiata sopra un ramo di un albero.
All’improvviso si senti una voce di una coccinella gridare: – “Limli, Limli dove sei?”
Le altre coccinelle sentendo il suo aiuto chiesero che cosa fosse accaduto. Nel frattempo Reia da sopra il ramo ascoltava la storia:
– Una tragedia, mie sorelle coccinelle! Limli aveva il compito di raccogliere l’acqua per dissetare tutti alla festa, ma è tardi e non ancora tornata! Poverina al buio come farà a tornare a casa?
A quelle parole Reia andò dalla coccinella e disse: -Eccomi! Non piangere! Andrò a cercare Limli…
-Ma come? È buio e non hai paura? Chissà dove si trova… Si tratterà di una ricerca lunga e faticosa…
Era la prima volta che Reia si sentiva sicura e risoluta, sapeva che questa missione avrebbe richiesto uno sforzo immane ma si sentiva forte e pronta ad aiutare coloro che sono in difficoltà.
Partì e cercò la coccinella in lungo e in largo, quando ad un certo punto sentì singhiozzare vicino ad un laghetto. Era Limli, la coccinella che si era persa per raccogliere l’acqua.
-Aiuto! Aiuto! Qualcuno mi aiuti!
– Eccomi Limli sto arrivando! Tranquilla, sono Reia e sono venuta per aiutarti. Forza andiamo! Le sorelle più grandi ti stanno aspettando…
-Non posso! – disse Limli- Putroppo non posso volare! La mia ala si è rotta e inoltre ho troppa paura di volare sopra il laghetto… Al buio sono un bocconcino succulento per i predatori!
-Non avere paura! Ci sono io con te! Ti prometto che ti riporterò a casa. Il buio non ti deve spaventare perchè ora non sei più sola!
Reia accese la sua coda, pur sapendo di avere una luce debole. Prese la coccinella con sé, attaccandosi alle sue antenne e iniziò a volare.
La coccinella è troppo pesante e la sua coda non illuminava abbastanza, ma Reia non si lamentò, sapeva che se la sua luce della sua coda si fosse spenta , la povera Limli si sarebbe sapeventata e impaurita ancora di più.
Dopo molte peripezie Reia portò Limli dalle sue sorelle coccinelle: il vedere piangere dalla felicità di aver ritrovato una loro sorellina, diede una nuova forza nell’animo di Reia, e improvvisamente la sua coda si illuminò di un giallo sfavillante e luccicoso, una luce talmente forte che tutti smisero di ballare per guardare ed ammirare la sua coda luminosa.
– Grazie Grande Quercia! – disse Reia – ora ho capito il significato delle tua parole… Sono una lucciola e con la mia luce porterò la gioia dentro ai cuori di tutti, cercando di aiutarli il più possibile. So che richiederà del sacrificio a volte, ma il venire ripagata dal sorriso di qualcuno, è la più bella ricompensa che si possa avere… perciò chiunque si trovi in difficoltà, chiamatemi e io risponderò sempre, con voce squillante “ECCOMI!”.