Campo Mobile 2024 – Cammino di San Giuseppe da Leonessa

Per il campo mobile di quest’anno si è optato per percorrere il tratto da Leonessa ad Amatrice del Cammino di San Giuseppe da Leonessa. San Giuseppe da Leonessa, un esempio di servizio, comunità ed essenzialità ci ha accompagnato per tutto il percorso: nella stesura del carnet di marcia fondamentale è stato il supporto di frate Alberto che, a seconda della tematica del giorno, ha dato parola a San Giuseppe.

Il 30 Luglio siamo partiti con l’autobus di linea delle ore 10 dalla stazione di Rieti e raggiunto Leonessa. Qui ci aspettava frate Alberto e il sindaco di Leonessa per augurarci buona strada: ci sono state consegnate le credenziali del cammino e la benedizione di frate Alberto davanti alle reliquie di San Giuseppe. Per un primo tratto di strada siamo stati accompagnati da frate Alberto, per poi proseguire fino a Posta dove abbiamo pernottato montando le tende nel campo sportivo del paese. Abbiamo deciso di pernottare qui e non nella prima tappa ufficiale del cammino, Borbona, in quanto era troppo distante da raggiungere essendo partiti a mezzogiorno da Leonessa.

Il giorno successivo (31 Luglio) abbiamo raggiunto il paese di Borbona, dove dopo aver fatto la spesa in un alimentari ci siamo diretti verso il Santuario di Santa Maria del Monte; qui abbiamo pranzato e ci siamo riposati prima di riprendere il cammino. In serata siamo arrivati a Cesaproba dove abbiamo fatto spesa al piccolo alimentari del paese e cercato un posto dove poter pernottare. Siamo stati ospitati dal comitato festeggiamenti del paese che ci ha messo a disposizione la loro sede. È stata una giornata fisicamente impegnativa ripagata dall’ospitalità degli abitanti di Cesaproba che ci hanno fatto riposare in piena comodità.

Il primo Agosto abbiamo raggiunto Montereale per l’ora di pranzo, giusto in tempo per fare spesa al supermarket del paese, pranzare e riposare qualche ora così da evitare le ore più calde. Raggiunto Capitignano, abbiamo conosciuto Maurizio che ci è venuto ad aprire la struttura polivalente messa a disposizione dal comune. Qui abbiamo avuto la possibilità di fare una doccia nonché vivere qualche ora la festa del paese.

Il giorno successivo, 2 agosto, siamo partiti di buonora in quanto ci aspettava la giornata più dura di tutto il cammino. A pranzo siamo giunti a Poggio Cancelli dove abbiamo incontrato un altro gruppo scout che faceva il cammino delle terre mutate. Dopo il pranzo ci siamo incamminati per la parte più dura del cammino ma anche molto panoramica; in cima al Monte Cardito, con una vista del lago di Campotosto molto suggestiva, i novizi Ettore, Giulio e Giuseppe hanno firmato la carta di Clan e sono entrati ufficialmente a far parte del Clan.

Siamo arrivati al paese di Campotosto molto tardi, intorno alle 19:30, giusto in tempo per trovare l’alimentari del paese aperto e fare spesa. Non siamo riusciti a rintracciare il nostro contatto in paese che aveva trovato un posto dove farci pernottare. Abbiamo chiesto in paese dove potevamo pernottare: siamo stati messi in contatto con il sindaco che ci ha messo a disposizione l’area cementata dinanzi ai container del comune. Visto la posizione non troppo adatta alle tende abbiamo deciso di dormire all’addiaccio. Non è stata una scelta felicissima in quanto l’area concessaci dal sindaco era il ritrovo dei ragazzi del paese che, tra musica e giochi con il pallone, ci hanno tenuto compagnia fino a tardi. Nonostante la confusione siamo comunque riusciti a dormire: la stanchezza accumulata durante il giorno ci ha fatto crollare nei nostri giacigli.

Il 3 agosto, ultimo giorno di cammino, siamo partiti alla volta di Amatrice. Lungo la strada abbiamo incontrato un altro gruppo scout che stava percorrendo il cammino delle terre mutate da Amatrice verso Campotosto. Prima di arrivare ad Amatrice, abbiamo fatto un momento di deserto riflettendo sulle parole di San Giuseppe da Leonessa che frate Alberto ci aveva affidato per il giorno: 

“Nel frattempo, poiché una forza divina lo spingeva nel suo intimo e una vocazione celeste lo attraeva sempre di più verso un livello spirituale più alto, cominciò a meditare seriamente sulla vanità del mondo destinato a perire e sui pericoli che lo assediavano da ogni parte. Siccome in mezzo alle tempeste della vita, dove le alterne sorti delle passioni come scogli minacciano il naufragio dell’anima, e rendendosi conto che il viaggio verso la patria celeste non era sicuro per lui, a diciassette anni, dopo aver calcato i vortici del mondo fluttuante nell’incertezza, senza consultare i suoi parenti, decise di approdare al porto dell’Ordine dell’Ordine dei Cappuccini.”

All’ora di pranzo abbiamo raggiunto Amatrice, preso contatto con la proloco che tramite il parroco ci aveva messo a disposizione una casetta in legno nella zona delle casette adibite per il terremoto del 2016. Qui abbiamo conosciuto il nostro vicino di casa, Antonio, che ci ha raccontato come è sopravvissuto miracolosamente al terremoto del 2016.

Alle ore 18 la Santa Messa ci ha permesso di conoscere il parroco di Amatrice, don Jhon, che ci ha raccontato della storia dell’istituto don Minozzi, di ciò che ne rimaneva dopo il terremoto e del suo fondatore Padre Giovanni Minozzi, originario di Amatrice.

La sera abbiamo festeggiato la fine del campo partecipando alla festa del paese e gustando un buon piatto di Amatriciana.

Il giorno seguente è stata lanciata l’inchiesta in paese: come era Amatrice prima del terremoto? Nonostante l’iniziale titubanza dei rover, che avevano paura di turbare gli amatriciani con una domanda così personale, hanno scoperto che Amatrice era ben differente da come si presenta oggi. Alle ore 11 abbiamo ripreso l’autobus per tornare a Rieti.

Il cammino che abbiamo scelto è risultato molto bello e la strada per nulla banale, sia per l’impegno fisico che per lo stupendo paesaggio attraversato, nonché la parte storico-culturale. Di seguito lo schema dei chilometri e delle altimetrie:

Distanza (Km)Ascesa (m)Discesa (m)
Leonessa – Posta14200450
Posta – Cesaproba 15700350
Cesaproba – Capitignano 14300350
Capitignano – Campotosto 151000500
Campotosto – Amatrice14200650

Il cammino di San Giuseppe da Leonessa, nato da pochissimo, non è riportato su carte topografiche; ci siamo affidati alle tracce GPS forniteci in anteprima dagli ideatori del cammino. È stata un’occasione per fare topografia differente, basata su carte digitale e su un utilizzo “differente” del cellulare.